CITAZIONE (HOUSE1981 @ 11/2/2008, 21:00)
MANCANO I PREZZI X TALI PROCEDURE
l TUV
Il tam tam dei automobilisti ha diffuso la notizia già da qualche anno: il TUV tedesco, un organismo privato che rilascia omologazioni in accordo con il KBA, il ministero dei trasporti tedesco, ha un ufficio in Italia, a Milano, che omologa moto modificate ed esemplari unici.
La trafila non è semplicissima, perché ottenuta l’omologazione si tratta di immatricolare temporaneamente in Germania la nostra moto, esportandola poi formalmente in Italia in virtù del principio di libera circolazione delle merci, che prevede il mutuo riconoscimento anche delle omologazioni nazionali.
Qualcuno storce il naso quando sente parlare di TUV, a cominciare dai dirigenti della nostra Motorizzazione, secondo i quali l’ente tedesco è un po’ troppo lassista. Può darsi, non abbiamo la competenza tecnica per esprimere un parere, ma sappiamo per certo che anche la Commissione Europea affida studi importanti all’organismo tedesco, del quale, evidentemente, si fida…
Come omologare le modifiche
Il nostro contatto presso la sede milanese del TUV è Marco Mauri, direttore di divisione, che ci ha illustrato nei dettagli come muoversi per apportare delle modifiche facilmente omologabili.
L'omologazione di un motociclo è soggetta infatti a 19 direttive specifiche raccolte in una direttiva quadro, la 92/61/CEE. Intervenire su una moto già omologata e semplicemente modificata è relativamente semplice se si tratta di un veicolo prodotto a partire dal '99, da quando cioè si applica la direttiva europea di omologazione in oggetto.
Se il veicolo è più anziano, tutto diviene più difficile, perché bisogna vedere in base a quale normativa è stato certificato e poi aggiornarne l’omologazione preoccupandosi che sia comunque conforme alla normativa originale.
Nel caso in cui siano stati sostituiti pochi componenti, l'operazione è semplificata se i nuovi accessori adottati sono già omologati a livello comunitario o se sono certificati TUV. Diversamente vanno dapprima approvati dall’ente tedesco attraverso prove aggiuntive.
Il riferimento è per cerchi, manubri, parafanghi e forcelle; componenti per i quali l'Europa non impone un'omologazione, ma che il TUV, perché possano circolare in Germania, deve testare. Insomma, al momento di comperare un nuovo forcellone, prima dell’acquisto è meglio sincerarsi che abbia il logo del TUV.
Diverso il caso se si tratta di componenti originali già adottati da una casa costruttrice di motocicli, perché in questo caso il problema è comunque superato per la presunzione di sicurezza riconosciuta ai componenti originali.
L’omologazione di un esemplare unico
Anche omologare un veicolo unico non è allora una cosa così difficile. In fin dei conti non è altro che l’applicazione modulare delle norme d’omologazione.
Attenzione però, più componenti già certificati si utilizzano e più facile è il procedimento, perché serviranno meno prove, che costano, soprattutto perché in certi casi richiedono l’uso di laboratori esterni il cui affitto non è a buon mercato.
Se invece si debbono testare le ruote, il manubrio, il motore, l’inquinamento, la potenza, e altri componenti, i costi lievitano e si impiega comunque molto tempo in più.
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Costi e burocrazia
Al termine delle prove viene stesa una relazione tecnica in due lingue e attraverso agenzie specializzate si può provvedere a un'immatricolazione provvisoria in Germania, operazione che comporta anche il pagamento di una serie di tasse e di un'assicurazione a breve scadenza.
Il costo di questa operazione è quantificabile in circa 250 euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l’immatricolazione italiana, più o meno una cifra equivalente.
Per quanto riguarda invece i costi del TUV, dipende molto dal tipo di omologazione che si richiede. A Milano la tariffa è oraria e una giornata intera costa 750 euro. Eventuali laboratori ai quali ci si deve rivolgere per prove particolari, come quella sulle emissioni allo scarico o sulla potenza del motore, necessarie se sono variati componenti fondamentali del propulsore, si pagano a parte.
Per omologare una moto alla quale siano stati sostituiti cerchi, ammortizzatori e freni si impiegano in media 4-6 ore, perché oltre all'analisi statica viene effettuata anche una prova dinamica di stabilità del veicolo da collaudatori professionisti.
Qualche esempio spicciolo? Omologare differenti misure di cerchi e pneumatici (con componenti già certificati TUV) può costare sui 2-300 euro. Per un veicolo completo si può arrivare dai 1.500 ai 3.000 euro (più le prove di laboratorio), a seconda che siano utilizzati componenti già omologati o meno.
I laboratori infatti, come detto, costano molto cari. Per omologare un telaio ex novo, ad esempio, la prova di stress costa sui 3.000 euro, ed è distruttiva, quindi occorre costruire da subito 2 telai. Una prova di inquinamento, per una moto alla quale invece sia stato sostituito il sistema di alimentazione e il catalizzatore dello scarico, può costare da sola sui 1000 euro. Il TUV comunque fa preventivi personalizzati per operazioni importanti, anche su un singolo veicolo.
questa procedura e' stata presa da 2 siti diversi uno di tuning e un altro di moto, le procedure sono identiche per tutti i veicoli.
House tu chiedi e io risp.....